lunedì 12 luglio 2010

5 cose che abbiamo imparato dai Mondiali 2010

1 - Il calcio non è solo un gioco
La scelta del Sudafrica come nazione ospitante dei campionati mondiali di calcio 2010 è dettata da molti interessi, non solo legati al gioco del pallone duro e puro. Dal punto di vista geopolitico si è voluto "premiare" uno Stato che negli anni si è dotato di un'organizzazione stabile e di una crescita economica continua, mentre la politica (anche quella interna al mondo del calcio, leggi FIFA) andando a giocare i Mondiali in Africa ha rafforzato infinitamente la propria posizione rispetto ai continenti tradizionalmente più forti.

2 - A volte i giornalisti ci vedono giusto
Nell'anno del triplete dell'Inter e del trionfo spagnolo sull'Olanda nei Mondiali sudafricani, il Pallone d'oro sarebbe dovuto andare all'olandese Sneijder, secondo le indicazioni di voto giunte dalla stampa. 293 sono stati i punti ottenuti dall'olandese, che così ha superato Iniesta (291) e Xavi (229). Come al solito, anche nel mondo del calcio la storia la scrivono i vincitori: Messi era finito al quarto posto e invece è stato proprio l'argentino a trionfare. La beffa sulla beffa? Posto d'onore a Iniesta, terzo gradino a Xavi... e Sneijder relegato fuori dal podio!

3 - Scommettere sulle favorite non (sempre) paga
I mondiali di calcio del 2010 giocati in Sudafrica sono stati l'evento che forse più di tutti ha portato il grande pubblico a giocare online, scommettendo anche live sulle squadre in competizione per la coppa del mondo. Gli italiani non hanno certo scoperto i giochi online con vincite in denaro nel 2010, questo è chiaro, ma diversi milioni sono stati i "nuovi giocatori" che - cominciando dalle scommesse sportive - hanno apprezzato anche il divertimento che il casino online, il bingo ed il poker online sanno regalare ai giocatori. Il cosidetto gioco d'azzardo non va demonizzato: è un passatempo come tanti altri, forse più avvincente di tanti altri. Basta sapersi regolare, giocando con moderazione ed attenzione.

4 - Il Marocco NON merita un risarcimento morale
Secondo il giornale inglese Sunday Times, doveva essere il Marocco, e non il Sudafrica, a organizzare i Mondiali di calcio del 2010. Uno dei 24 componenti del comitato esecutivo della Fifa lo avrebbe ammesso ad alcuni cronisti che lavoravano sotto copertura per il giornale inglese. Ora, questo membro FIFA racconta che anche il Marocco aveva pagato tangenti per ottenere l’organizzazione del torneo, ma che il Sudafrica aveva offerto di più. L'allora vicepresidente della Fifa, avrebbe ricevuto un milione di dollari dal Marocco.

5 - Guardiola è il convitato di pietra
Nell’undici di partenza della Spagna che ha piegato l’Olanda in Sudafrica c’erano sei atleti del Barcellona, allenato da Pep Guardiola. Il blocco del suo Barcellona ha finito per confondersi con la Spagna tutta: Piqué e Puyol in difesa, Busquets nel ruolo di "rimbalzante", Xavi e Iniesta in cabina di regia e Pedro più avanti a supporto di Villa. La spina dorsale che ha portato le Furie Rosse sul tetto del mondo è stata assemblata e allenata ogni giorno prioprio da Pep.

La nostra avventura si conclude qui, abbiamo commentato i Mondiali di Calcio FIFA Sudafrica 2010 con oltre 150 pagine e articoli, foto, video e informazioni utili. Questo lavoro rimarrà a vostra disposizione su Internet per sempre. A voi, cari lettori, l'augurio di rivederci per commentare insieme i prossimi grandi eventi che il calcio ci vorrà regalare. Grazie!

domenica 11 luglio 2010

Finale mondiali 2010: Andrés Iniesta traina la Spagna che batte l'Olanda

Dopo una finale dei mondiali così tossica, lo stadio avrà bisogno di una decontaminazione, più che della normale pulizia. Per la Spagna è arrivata la gloria (legittima) e la gioia di alzare questo trofeo al cielo per la prima volta.

Gli spagnoli hanno prevalso su una squadra, l'Olanda, ridotta a 10 uomini quando l'arbitro inglese Howard Webb ha mandato sotto la doccia il difensore John Heitinga, con una seconda ammonizione al minuto 109. Cesc Fabregas ha mandato a rete Andrés Iniesta e la Spagna ha segnato il gol partita sette minuti più tardi.

C'è stato un periodo in cui gli olandesi erano in ascesa e premevano sulla difesa spagnola. La furia agonistica ha reso ancor più attivo l'arbitro Webb che ha fatto lavorare parecchio il suo cartellino giallo. Per comodità sua, avrebbe potuto anche tenerlo in mano, invece che nel taschino: della squadra titolare olandese, alla fine c'erano solo tre giocatori non ammoniti: Stekelenburg, Dirk Kuyt e Sneijder.

Qualunque sanzione attenda l'Olanda per aver disonorato in questo modo la finale, la più grande punizione è stata il risultato: la Spagna è campione del mondo 2010!

Finale mondiali 2010: Andrés Iniesta traina la Spagna che batte l'Olanda

mercoledì 30 giugno 2010

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sabato 19 giugno 2010

Gli strampalati Mondiali 2010 in Sudafrica tra Jabulani e Vuvuzela

Credo fossero davvero in pochi all'inizio a poter scommettere questi strampalati Mondiali 2010 in Sudafrica come i più incerti e meno spettacolari degli ultimi anni (o forse di sempre) e pieni di sorprese. Credevamo che le polemiche sul famigerato (e vituperato...) Jabulani fossero delle lamentele esagerate di calciatori poco in forma e che cercavano quindi di mettere le mani avanti e giustificare le future scarse prestazioni. Anche le critiche piovute addosso alle Vuvuzela sembravano esagerate.

Da quello che si è visto invece in queste giornate di incontri, il pallone sta effettivamente falsando i valori in campo, mietendo vittime tra i portieri (San Marchetti pensaci tu) e azzerando la spettacolarità del gioco. I calciatori non riesco ad effettuare un tiro in porta dalla distanza che sia degno di questo nome e anche i cross sono regolarmente fuori misura. Il numero di gol per incontro giocato si è quasi dimezzato rispetto al 2006 e alla media delle precedenti edizioni!

Del baccano infernale provocato dalle Vuvuzela, posso solamente dirvi che è evidente come i giocatori sembrino poco organizzati in campo. Forse non riescono a chiamarsi gli inserimenti? Comunicare in campo è molto importante per effettuare azioni corali, chi ha giocato a calcio lo sa bene, a maggior ragione se pensiamo in ottica nazionali di calcio, composte da giocatori che lavorano insieme da meno di un mese e che quindi non possono avere gli automatismi per giocare a memoria.

Tutto sommato, dopo aver assistito alle difficoltà di Argentina, Brasile, Olanda e Inghilterra e ai tonfi di Francia, Germania e Spagna, possiamo forse ritenerci soddisfatti della nostra Italia e dello striminzito pareggio contro il Paraguay, sperando che le cose migliorino presto.

Sentiti ringraziamenti alla FIFA e all'Adidas per averci rovinato un evento atteso per 4 anni. In questo marasma generale e in previsione di ottavi di finale strampalati, speriamo che gli azzurri trovino la via del gol presto, così da poter puntare anche loro alla sorpresona!

lunedì 14 giugno 2010

La Germania c'è e si candida alla quarta stella

La Germania che tutti ci aspettavamo ha asfaltato una balbettante Australia per 4-0 nella sua prima partita ai Mondiali FIFA 2010. Il complesso tedesco è stata sinora la squadra che ha più impressionato per fluidità di manovra e facilità ad arrivare in zona gol.

Complimenti a Loew, che con soli 6/11 reduci dalla semifinale di Berlino del 2006, è riuscito ad allestire una squadra competitiva, rispettando la tradizione teutonica. Note positive dal portiere, Neuer, dal solito Lahm (per l'occasione capitano), dalle solide certezze Podolski e Klose e dal talento nuovo, Ozil. Il numero 8 di origini turche ha dato spettacolo tra assist e gol mancati ed è stato nominato miglior giocatore dell'incontro.

Siete tutti avvisati: la Germania c'è e insegue la vittoria della quarta stella! Potrebbe esserci, ancora una volta, l'eterna sfida Italia-Germania (anche se a volte il calcio non c'entra).